Metodi di cottura della ricetta


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Ricette per metodo di cottura

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La pasta frolla senza glutine, preparata con farina di riso e maizena, avrà una composizione nutrizionale leggermente diversa rispetto alla pasta tradizionale a base di farina di grano. La farina di riso e la maizena sono una buona alternativa senza glutine e la loro combinazione può produrre dolci leggeri e delicati. Queste farine tendono a rendere i prodotti da forno meno densi rispetto alla farina di grano. La componente proteica della torta viene garantita dallo yoghurt greco, maggiormente ricco in proteine rispetto agli yoghurt vaccini classici e i fichi sono una fonte naturale di zuccheri, fibre alimentari e una serie di vitamine e minerali, tra cui potassio, vitamina B6 e vitamina K. Possono contribuire a fornire dolcezza naturale alla crostata e apportare alcuni nutrienti benefici. Perché mangiare dolci senza riempirli eccessivamente di zucchero e mantenendone ugualmente la dolcezza si può!

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Questo dolce unisce al freschezza ottenuta dal succo dell’anguria all’intensità di sapore del cioccolato fondente, sebbene di quest’ultimo ne vengano usate solo poche scaglie.

L’anguria è una deliziosa e rinfrescante frutta estiva, apprezzata per le sue molteplici qualità; costituita principalmente d’acqua, che ne rappresenta circa il 90% del peso, ha relativamente un basso contenuto calorico.

E’ una fonte di antiossidanti come il licopene e la vitamina C. Il licopene, in particolare, è associato alla prevenzione di malattie croniche e all’apporto di benefici per la salute cardiovascolare. Oltre alla vitamina C e al licopene, l’anguria contiene anche vitamine come la vitamina A e alcuni minerali come il potassio.

Pur essendo principalmente composta da acqua, l’anguria contiene anche una piccola quantità di fibra alimentare. Questo può contribuire alla regolarità intestinale e al controllo della fame.

Da dove arriva questo coloratissimo frutto?

Le tribù del nord Africa furono le prime a scoprire il potere idratante di questo prezioso frutto, sfruttandola come risorsa vitale per sopravvivere nelle calde e aride terre. Ma con il passare dei secoli, l’anguria ha oltrepassato i confini geografici, giungendo in Medio Oriente e successivamente in Europa grazie ai commerci lungo le antiche rotte commerciali.

Durante il Rinascimento, l’anguria fece la sua apparizione nelle corti reali europee, trasformandosi in un simbolo di status e opulenza. Le teste coronate apprezzavano la sua freschezza e il suo colore vivace, rendendola un affascinante elemento di intrattenimento nelle sontuose feste di corte.

Con l’espansione delle rotte commerciali e il contatto tra continenti, l’anguria fece il suo ingresso nel Nuovo Mondo, dove trovò terreno fertile per radicarsi e prosperare. Dagli ampi campi agricoli dell’America all’Australia, l’anguria divenne un’essenza dell’estate, portando un sollievo dolce e rinfrescante durante i mesi caldi.

Il mondo del cioccolato offre un’infinita varietà di sapori e sfumature, e tra le sue gemme più preziose si trova il cioccolato fondente con una percentuale di cacao superiore all’80%. Questa prelibatezza ricca e intensa va al di là del semplice indulgere nei desideri golosi, offrendo un’esperienza sensoriale e una serie di benefici che lo distinguono dagli altri tipi di cioccolato.

L’intensità del sapore è la firma distintiva del cioccolato fondente con un contenuto di cacao così elevato. La maggiore quantità di cacao conferisce al cioccolato un gusto profondo e robusto che può affascinare i palati più esigenti. Mentre molti cioccolati al latte possono nascondere la complessità del cacao dietro il dolce abbraccio del latte e dello zucchero, il cioccolato fondente al 80% e oltre si presenta in tutta la sua maestosità gustativa.

Una delle virtù più apprezzate del cioccolato fondente di alta percentuale è la sua modesta quantità di zucchero. Per coloro che cercano di ridurre l’apporto di zuccheri nella loro dieta senza sacrificare il piacere del cioccolato, questa varietà rappresenta una scelta eccellente.

 

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Ecco una ricetta estiva di quelle che potremmo considerare “curative”, perché raccolgono al loro interno una serie di alimenti di grande qualità, come quinoa, spinaci, mirtilli e limone. Lo spinacio è ricco di vitamina K (simile al suo cugino a foglia, il cavolo, che è importante per mantenere la salute delle ossa), manganese, acido folico, ferro e vitamine A, B e C. Ma a differenza cavolo, è molto meno amaro, più tenero e si integra più facilmente in un’ampia varietà di ricette. Gli spinaci cotti e gli spinaci crudi forniscono diversi nutrienti e livelli di assorbimento. Della quinoa vi abbiamo già parlato nelle scorse ricette, rimane comunque un minuscolo seme dalle enormi potenzialità perchè contiene tutti e nove gli aminoacidi essenziali ed è uno degli alimenti più ricchi di proteine. E’ considerato un seme, non un vero cereale, anche se ha tutte le caratteristiche dei cereali ed è interamente privo di glutine. E’ ricco in ferro, manganese, lisina e riboflavina. (vitamina B12), che aiutano con il controllo della glicemia, la gestione del peso, la funzione cerebrale e altro ancora.

 
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Le verdure presenti negli spiedini estivi (porro, melanzane, pomodori gialli e rossi, zucchine e peperoni) sono ricche di nutrienti essenziali e apportano numerosi benefici per la salute. Il porro è una fonte eccellente di vitamina K, vitamina C e vitamina A. Contiene anche folati, calcio, magnesio, potassio e fibre alimentari. Le vitamine ei minerali presenti nel porro supportano la salute delle ossa, del sistema immunitario e contribuiscono al corretto funzionamento del sistema digestivo.La melanzana è una buona fonte di fibre, vitamina C, potassio, vitamina B6 e antiossidanti, i pomodori sono ricchi di licopene, le zucchine sono ricche di acqua e povere di calorie, il che le rende un’ottima scelta per chi vuole controllare l’apporto calorico. Sono anche una fonte di vitamina C, vitamina A, potassio e fibre, contribuendo al benessere generale del corpo e alla regolarità intestinale. Infine, i peperoni sono ricchi di vitamina C, vitamina A, potassio e antiossidanti come la capsantina e la quercetina. Questi nutrienti supportano la salute della pelle, del sistema immunitario e possono aiutare a ridurre l’infiammazione nel corpo.

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B basilico F feta P pesche P proteine vegetali P pseudocereale Q quinoa V vegetarianesimo

Per questa ricetta estiva abbiamo utilizzato la quinoa, un “superfood” dalle eccezionali proprietà nutrizionali. Originaria delle Ande, la quinoa è definita pseudo cereale, perchè ha le identiche caratteristiche dei cereali anche se non appartiene alla famiglia delle graminacee, che è la famiglia botanica dei cereali tradizionali come il grano, il riso, l’avena. Un alimento recentemente salito alla ribalta delle cucine di tutto il mondo, poichè offre una fonte completa di proteine, ideale per diete vegetariane o vegane. I carboidrati complessi forniscono energia sostenuta e mantengono stabili i livelli di zucchero nel sangue. Ricca di fibre, migliora la salute digestiva e favorisce la sazietà.

La quinoa contiene grassi sani come l’acido oleico, benefico per il cuore ed è una fonte di minerali essenziali (ferro, magnesio, fosforo, zinco e potassio) e vitamine del gruppo B per il metabolismo energetico e il sistema nervoso. Gli antiossidanti come i polifenoli, presenti al suo interno, proteggono le cellule dai radicali liberi e aiutano a prevenire malattie croniche e invecchiamento precoce. Naturalmente priva di glutine, è pratica ed utile per i celiaci. La coltivazione della quinoa richiede meno acqua rispetto ad altre colture, contribuendo alla sostenibilità ambientale.

In questa ricetta semplice, questo pseudo cereali si sposa benissimo con pesca, feta e basilico, è un piatto unico pratico e fresco, adatto alla calura d’agosto.

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Gli ingredienti per questo aperitivo d’estate sono pratici e pieni di proprietà nutrizionali: fette wasa che controllano l’aumento di peso, la feta e lo yogurt greco che sono ricchi di proteine, i pomodori e i frutti di cappero, ricchi in antiossidanti. I pomodori hanno una lunga storia che risale a migliaia di anni: inizialmente considerati velenosi, sono diventati gradualmente parte integrante della cucina mediterranea. La pratica di essiccare i pomodori è nata come un metodo per conservare e prolungare la loro durata di conservazione, quando ancora non era massiccia la produzione di questo frutto nelle serre a produzione continua, perchè questa tecnica ha permesso di avere a disposizione il loro sapore anche fuori dalla stagione di crescita.I pomodori secchi sono densi di nutrienti e offrono diversi benefici per la salute. Sono una buona fonte di vitamina C, vitamina A, potassio e antiossidanti come il licopene, che conferisce loro il caratteristico colore rosso.La storia dei frutti di cappero (Capparis spinosa) è lunga e affonda le sue radici nell’antichità. Questi frutti sono associati principalmente alla cucina mediterranea, ma la pianta di cappero è originaria di regioni più ampie, tra cui il Mediterraneo, parti dell’Asia, Nord Africa e Medio Oriente. Oltre ad avere effetti antiossidanti e contenere numerose vitamine, i frutti di cappero hanno un leggero effetto diuretico, utile per favorire la diuresi e ridurre il ristagno di liquidi, contribuendo a contrastare la ritenzione idrica e a favorire l’eliminazione delle tossine attraverso l’urina. Infine, sono stati compiuti studi sugli effetti dei frutti di cappero nel regolarizzare la glicemia, arrivando alla conclusione che mangiarli può prevenire un ulteriore aumento della glicemia e dei trigliceridi nei pazienti con diabete scarsamente controllato.

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La storia del Gazpacho risale a molti secoli fa e affonda le sue radici nella cucina tradizionale dell’Andalusia, una regione nel sud della Spagna. Questa famosa zuppa fredda è stata influenzata da diverse culture nel corso del tempo e ha subito variazioni regionali, ma il suo nucleo si è mantenuto come piatto a base di verdure crude. La versione più riconosciuta del Gazpacho, quella a base di pomodori, ha cominciato a prendere forma solo dopo il XVI secolo, quando i pomodori furono importati dal Nuovo Mondo. Inizialmente, il pomodoro era considerato una pianta ornamentale e non veniva considerato un alimento sicuro, ma nel corso del tempo è diventato un ingrediente fondamentale nella cucina andalusa. Ve la proponiamo perchè molto adatta in questo periodo di calura estiva in quanto è una ricetta a basso contenuto calorico, ricca di vitamine, minerali, antiossidanti e fibre. Inoltre promuove una forte idratazione, grazie all’acqua presente e alla bassa quantità di sodio. In alcune diete, il Gazpacho può essere utilizzato come pasto sostitutivo, specialmente durante i periodi caldi dell’anno.

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C caserecce alla norma light

Questa deliziosa ricetta versatilissima, sia gustata calda sul momento, che fatta raffreddare e portata durante pic nic all’aria aperta, può essere facilmente creata a partire dall’alimento stagionale principe estivo, la melanzana. Chiamata anche “mela insana” o “malum insanum”, si pensava che rendesse le persone pazze. Il suo nome scientifico è Solanum Melongena ed è parte della famiglia delle Solanaceae. Questa pianta è originaria dell’India, dove cresceva spontaneamente già più di 4.000 anni fa. Ma sai quando è arrivata in Italia? Fu proprio grazie agli Arabi, intorno al 400 d.C.

Grazie al suo alto contenuto di acqua, è una vera e propria depurazione per il corpo.  È particolarmente consigliata per la gotta, l’arteriosclerosi e i problemi alle vie urinarie.  Le melanzane sono ricche di potassio e altri minerali che aiutano a ricaricarsi e a rinforzarsi. Inoltre, contengono sostanze amare, simili a quelle presenti nelle foglie dei carciofi, che stimolano la produzione di bile e aiutano a ridurre il colesterolo “cattivo” nel sangue.

Le melanzane sono considerate una fonte importante di composti bioattivi, come i fenoli, i carotenoidi e i glicoalcaloidi. Questi composti hanno proprietà antiossidanti e benefici per la salute umana. I fenoli sono particolarmente abbondanti nelle melanzane e variano tra diverse varietà. Essi hanno proprietà antiossidanti che sono benefiche per la salute umana. Anche i carotenoidi sono altri composti bioattivi presenti nelle melanzane, così come nelle carote e nei pomodori. Sui glicoalcalodi infine, si stanno compiendo studi nella lotta contro i tumori. Un esempio di glicoalcaloide con attività anti-tumorale è la solasodina, che si trova nelle melanzane. La solasodina ha dimostrato di ridurre la crescita delle cellule tumorali del polmone umano in studi in vitro. Questo composto ha attirato l’attenzione come potenziale agente terapeutico per il trattamento del cancro.

 

Una pasta estiva con sugo alleggerito

5 involtini di pollo prosciutto crudo cavolo viola - piatto pinit
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C cavolo viola I involtini I involtini di pollo P prosciutto crudo

Gli involtini di pollo sono un ottimo modo per mangiare carne di filiere sicure in maniera gustosa e versatile. La presenza del cavolo viola dà a questo piatto anche un ottimo valore antinfiammatorio, poiché il colore viola è dato da un elevata quantità di antocianine, potenti agenti che combattono i radicali liberi che causano l’invecchiamento delle cellule. Il cavolo deve essere scottato solo pochi minuti, affinché non perda nell’acqua di cottura la maggior parte delle vitamine che possiede, in particolare la vitamina A, di cui è fornito in quantità dieci volte superiori a quelle degli altri cavoli.

Cos’è il ghee o burro chiarificato e da cosa differisce dal burro classico?

Il burro è realizzato attraverso la lavorazione della panna, che viene separata dal latte intero. La panna viene successivamente battuta fino a formare dei grumi di grasso, che costituiscono il burro. Durante questo processo, il burro mantiene una piccola quantità di acqua, proteine del latte e sali ed è per questo che ha una consistenza solida a temperatura ambiente e un sapore ricco e cremoso. La percentuale di grasso nel burro varia generalmente tra il 80% e il 85%.

Il burro chiarificato, noto anche come ghee, è un tipo di burro in cui l’acqua e le impurità sono state completamente rimosse mediante un processo di separazione. Per ottenere il burro chiarificato, il burro viene fuso e riscaldato delicatamente, permettendo alle impurità di separarsi e sedimentare sul fondo. La schiuma superficiale viene rimossa e il burro fuso viene versato lentamente, rimanendo liquido, trasparente e di colore dorato.

Il processo di chiarificazione rimuove anche la maggior parte delle proteine del latte e del lattosio, rendendolo adatto anche a coloro che sono intolleranti al lattosio. Inoltre, l’assenza di impurità e di acqua conferisce al ghee la possibilità di essere cotto ad alte temperature senza bruciarsi. Dal punto di vista del sapore, il burro chiarificato ha un gusto leggermente più dolce e nocciolato rispetto al burro normale.

ricetta tagliatelle di farro asparagi mandorle pinit
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A asparagi M mandorle T tagliatelle

Tagliatelle di farro agli asparagi, pecorino e mandorle.
Le tagliatelle si prestano benissimo con questo sugo di asparagi, che viene reso più gustoso e accattivante con l’aggiunta di pecorino e mandorle a pezzi e non grattugiati o in granella. Sentirete sotto i denti il sapore delicato della crema di asparago e la croccantezza del pecorino e mandorle. Chi non potesse mangiare alimenti a base di lattosio, può ovviare al pecorino con un parmigiano stagionato.
L’asparago è ricchissimo in potassio, saponine e flavonoidi e per questo ha forti proprietà diuretiche. Contiene asparagina, un amminoacido che serve alla fabbricazione di alcune proteine, rutina, che rinforza la parete dei capillari, acido folico, vitamina C e vari sali minerali.

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Se vi dicessimo che per la ricetta di questa settimana aiuta a far funzionare bene il cuore e il fegato, pensereste mai al carciofo? Si tratta proprio di lui, nella variante romanesca, chiamata anche mammola. Questo vegetale a basse calorie ed alto contenuto di ferro, viene utilizzato come componente di numerosi integratori per combattere l’ aumento di colesterolo nel sangue, perché contiene polifenoli, flavonoidi e steroli che ne inibiscono l’assorbimento e rallentano la sua sintesi endogena, cioè quella proveniente dal cibo che mangiamo. In questa ricetta molto semplice, con pochissimi ingredienti in più, il carciofo ci permette di avere un piatto che si presta bene come antipasto piatto unico o secondo. Non dimentichiamo i resti, che non vanno buttati, ma utilizzati assieme agli scarti di altre verdure per formare un ottimo brodo vegetale, oppure da soli come decotto. L’estratto di foglie di carciofo (Cynara scolymus) è stato uno dei pochi rimedi erboristici i cui studi clinici e sperimentali si sono completati a vicenda. In particolare, molti studi hanno dimostrato effetti antiossidanti, coleretici, epatoprotettivi, biliari e ipolipemizzanti, che corrispondevano al suo uso storico nella tradizione culinaria italiana. Il più significativo sembra essere il suo effetto benefico sul fegato. Negli studi sugli animali, gli estratti liquidi delle radici e delle foglie di carciofo hanno dimostrato la capacità di proteggere il fegato, forse anche di aiutare le cellule del fegato a rigenerarsi, ma anche a regolarizzare la glicemia: in un recente studio il carciofo selvatico bollito ha ridotto le risposte glicemiche ed insulinemiche postprandiali nei soggetti normali, il che non è da sottovalutare per un vegetale ancora così poco utilizzato in cucina.

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